Personali: Coercitive: Divieto di espatrio · Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria · Allontanamento dalla casa familiare · Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa · Divieto e obbligo di dimora · Arresti domiciliari · Custodia cautelare in carcere · Custodia cautelare in luogo di cura · Interdittive: Sospensione dall'esercizio della potestà dei genitori · Sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio · Divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali · Misure precautelari: Arresto in flagranza di reato (Flagranza di reato) · Fermo di indiziato di delitto · (Udienza di convalida dell'arresto o del fermo)
Solo quando deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere, il pubblico ministero invia per posta, in piego chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno, alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa una informazione di garanzia con indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della information e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia
Che cosa succede se non viene inviata l’informazione di garanzia? Nello specifico, ci sarà la nullità dell’atto posto dal pubblico ministero nei seguenti casi:
In sostanza si tratta di un documento che viene inviato gli interessati quanto la procura intende avviare una indagine che richiede la presenza di un avvocato della parte.
Attraverso l’invio di questo specifico atto, il soggetto indagato viene a conoscenza che esiste un procedimento penale iniziato nei suoi confronti e che può provvedere a nominare un proprio difensore di fiducia (un avvocato).
In casi particolarmente gravi, le indagini possono durare fino a due anni. Ma se le autorità ritengono necessario tutto questo tempo aggiuntivo rispetto a quello ordinario, devono inviarti una notifica per avvisarti che sei sotto indagine e che tale indagine si sta prolungando.
Non si parla di nullità, invece, quanto sono stati notificati altri atti, definiti equipollenti, ovvero che pongono l’indagato a conoscenza del procedimento penale che lo riguarda.
L’importanza che la legge conferisce all’avviso di garanzia è enorme: l’omessa notifica dello stesso, infatti, comporta la radicale nullità di tutti gli atti successivi.
L’avviso di garanzia (tecnicamente, informazione di garanzia) [1] è il documento con cui la Procura della Repubblica informa una persona circa il fatto che il suo nominativo è iscritto all’interno del registro degli indagati.
In questa ipotesi, infatti, l’indagato avrebbe anche la necessità di farsi assistere da un difensore.
In conclusione, l’avviso di garanzia è sicuramente un atto che desta preoccupazione in chi lo riceve, ma bisogna pur sempre tenere presente che non ci si trova davanti a una sentenza di colpevolezza.
L’avviso di garanzia che viene inviato su richiesta del pubblico ministero al soggetto indagato e alla persona offesa dal reato, può essere notificato e, dunque, mandato a tali destinatari dalle Forze dell’Ordine, ovvero la Polizia di Stato, i Carabinieri o la Guardia di Finanza, oppure da un qualsiasi membro che fa parte della Polizia Giudiziaria, ovvero che appartiene ad uno di questi enti pubblici:
È chiaro che tale comunicazione indica implicitamente la presenza di una querela/denuncia a tuo carico.
Prima di questo momento, il destinatario dell’avviso di garanzia che risulta sottoposto a delle indagini in corso verso la sua persona, può venire a conoscenza di questo procedimento giuridico, solamente andando a verificare la sua possibile esistenza controllando il registro generale delle notizie di reato. whatsapp sotto controllo